In web è un grande e infinito ipertesto.
Un ipertesto è fatto di tanti pezzi (nodi) tra i quali vengono
stabiliti dei percorsi (link). E' reticolare e policentrico , non ha un
prima e un dopo. Occorre quindi concepire ogni nodo, ogni porzione di
testo, come un oggetto autonomo, inserito in un contesto più esteso.
Leggendo un libro il lettore sa in ogni momento dov'è, navigando in un sito web bisogna invece aiutarlo fornendogli sempre indicazioni precise in ogni pagina e non solo nell'home page.
Ogni pagina deve essere autonoma: il navigatore può arrivare ad una pagina saltando tutte le precedenti potrebbe essere letta per questo occorre sempre fornirgli tutte le indicazioni per capire dov'è.
Gli elementi basilari sono:
- titolo del sito
- barra di navigazione con link alle
sezioni principali o alla mappa del sito
- indicazione dell'autore con collegamento all'e-mail
- data dell'ultimo aggiornamento.
Massima cura va posta alla progettazione dell' home page, che non è solo l'ingresso principale, ma è anche il nostro biglietto da visita. L'home page ha infatti una doppia funzione: accogliere il visitatore e "presentare" il nostro sito.
L'home page ha per l'utente soprattutto una funzione
pratica: in uno spazio non molto ampio e immediatamente percepibile dall'occhio
del navigatore deve mostrare tutte le indicazioni essenziali sui contenuti
per questo è fondamentale nell'home page:
- Spiegare chiaramente e semplicemente di che cosa tratta il sito.
- Raggruppare tutte le informazioni in aree distinte
Chi scrive per il web deve conoscere le regole della
scrittura ipertestuale, saper organizzare le informazioni, scegliere i
link, saper dare il "titolo giusto" ad ogni link.
La prima regola da seguire è sempre quella di pensare al nostro
lettore e fornirgli un percorso di lettura libero, ma non labirintico.
Ogni link è un porta d'accesso. Ogni porta deve
avere una sua etichetta ben visibile (un titolo), ma le porte non devono
essere troppe:
Il navigatore desidera capire velocemente se il contenuto
di quella pagina lo interessa o meno.
Per questo dobbiamo cercare di adottare uno stile di scrittura sintetico,
preciso e concreto.
Vanno evitate le frasi lunghe, le parole superflue, gli aggettivi inutili, i periodi con troppe coordinate e subordinate. Si consiglia di spezzare i periodi andando spesso a capo,ogni riga dovrebbe contenere non più di 15 parole o 75 caratteri:
Il linguaggio non deve essere troppo ricercato, ma nemmeno troppo colloquiale. Lo stile a cui far riferimento è il plain language, oggi consigliato anche per i documenti della Pubblica Amministrazione2 (vedi il manuale presente nel sito della Prefettura di Pavia).
Questi suggerimenti, come i precedenti, vanno sempre dosati con il buon senso: non sono degli imperativi categorici, ma delle indicazioni da adattare.
Anche se scrivere per il web presenta caratteristiche diverse dallo scrivere su carta, le regole linguistiche, l'ortografia e la grammatica non cambiano.
Il lavoro di revisione è molto importante e non va trascurato anche se richiede molto tempo.
Luisa Carrada consiglia di stampare il testo e di
leggerlo anche su carta procedendo a una serie di revisioni "a strati"
controllando uno ad uno i seguenti aspetti:
- Controllo dei contenuti
- Controllo della grammatica e dell'ortografia
- Miglioramento dello stile.
Attraverso questa rilettura stratificata potremo verificare la coerenza dei contenuti, correggere errori linguistici, eliminare parole o frasi superflue