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Scrivere per il web - Consigli pratici

Come organizzare l'ipertesto

In web è un grande e infinito ipertesto.
Un ipertesto è fatto di tanti pezzi (nodi) tra i quali vengono stabiliti dei percorsi (link). E' reticolare e policentrico , non ha un prima e un dopo. Occorre quindi concepire ogni nodo, ogni porzione di testo, come un oggetto autonomo, inserito in un contesto più esteso.

Leggendo un libro il lettore sa in ogni momento dov'è, navigando in un sito web bisogna invece aiutarlo fornendogli sempre indicazioni precise in ogni pagina e non solo nell'home page.

Ogni pagina deve essere autonoma: il navigatore può arrivare ad una pagina saltando tutte le precedenti potrebbe essere letta per questo occorre sempre fornirgli tutte le indicazioni per capire dov'è.

Gli elementi basilari sono:
- titolo del sito
- barra di navigazione con link alle sezioni principali o alla mappa del sito
- indicazione dell'autore con collegamento all'e-mail
- data dell'ultimo aggiornamento.

L'home page

Massima cura va posta alla progettazione dell' home page, che non è solo l'ingresso principale, ma è anche il nostro biglietto da visita. L'home page ha infatti una doppia funzione: accogliere il visitatore e "presentare" il nostro sito.

L'home page ha per l'utente soprattutto una funzione pratica: in uno spazio non molto ampio e immediatamente percepibile dall'occhio del navigatore deve mostrare tutte le indicazioni essenziali sui contenuti per questo è fondamentale nell'home page:
- Spiegare chiaramente e semplicemente di che cosa tratta il sito.
- Raggruppare tutte le informazioni in aree distinte

I link

Chi scrive per il web deve conoscere le regole della scrittura ipertestuale, saper organizzare le informazioni, scegliere i link, saper dare il "titolo giusto" ad ogni link.
La prima regola da seguire è sempre quella di pensare al nostro lettore e fornirgli un percorso di lettura libero, ma non labirintico.
Ogni link è un porta d'accesso. Ogni porta deve avere una sua etichetta ben visibile (un titolo), ma le porte non devono essere troppe:

  • Non superare i 20 link nell'home page (a meno che il nostro sito non sia un portale)
  • All'interno di un testo non inserire più di 5 link (per evitare un eccesso di digressioni)
  • Il nome del link deve coincidere il più possibile con il titolo della pagina di destinazione. I link di navigazione devono essere brevi, formati al massimo da due parole; è preferibile usare parole ormai consuete: home, mappa, contatti
  • Anche il link inserito nel testo deve essere breve. Non collocare i link testuali su due righe diverse. L'utente potrebbe non capire e pensare che si tratti di due link diversi (inserire es.)
  • Evitare di scrivere "clicca qui" perché è troppo generico e non dà indicazioni sulla destinazione
  • Preferire i link testuali a quelli formati da un'immagine e, in tal caso, utilizzare l'attributo TITLE per fornire una breve descrizione del link.
  • Specificare se il link rimanda a un documento di tipo diverso dall'html (.zip .pdf .ppt). C sono sempre utenti inesperti che navigano da poco e possono rimanere disorientati dall'apertura di un programma diverso come WinZip o Acrobat Reader.
    Nei siti della Pubblica Amministrazione, che presentano molti link a documenti da scaricare, è più che mai opportuno seguire questa indicazione ed evitare di far partire il download automatico .
    Es. corretto: scarica il modulo (formato .zip, 120KB)
  • E' preferibile utilizzare i colori standard : link non visitato blu, link visitato rosso porpora. Colori diversi possono far perdere tempo al navigatore che può selezionare involontariamente due volte lo stesso link o non trovare facilmente un link interessante su cui aveva ciccato in precedenza. Se non si vogliono utilizzare i colori standard si consiglia almeno di rendere nettamente distinguibili i link visitati da quelli non visitati.
  • La non sottolineatura del link ( oggi consentita dai fogli distile) è considerata un miglioramento estetico, ma è ancora sconsigliata dagli esperti di ergonomia per il fatto che un link non sottolineato è più difficile da individuare. Al contrario è sempre sconsigliato sottolineare frasi o parole che non sono link; per evidenziare termini importanti utilizzare il grassetto.

Consigli di stile. Mettere il contenuto in rilievo

Il navigatore desidera capire velocemente se il contenuto di quella pagina lo interessa o meno.
Per questo dobbiamo cercare di adottare uno stile di scrittura sintetico, preciso e concreto.

Vanno evitate le frasi lunghe, le parole superflue, gli aggettivi inutili, i periodi con troppe coordinate e subordinate. Si consiglia di spezzare i periodi andando spesso a capo,ogni riga dovrebbe contenere non più di 15 parole o 75 caratteri:

  • collocare l'idea principale all'inizio del paragrafo ("piramide rovesciata")
  • mettere in rilievo il soggetto
  • preferire la forma attiva a quella passiva
  • evitare di formulare frasi con doppie negazioni
  • utilizzare liste ed elenchi (con un minimo di 3 ad un massimo di 10 voci)
  • preferire parole di uso comune
  • usare frasi coordinate piuttosto che subordinate
  • preferire l'ordine Soggetto-Verbo-Complemento nella costruzione della frase
  • sostituire le doppie congiunzioni e le doppie negazioni
  • preferire le parole concrete e precise e individuare il termine o il sinonimo più adatto.

Il linguaggio non deve essere troppo ricercato, ma nemmeno troppo colloquiale. Lo stile a cui far riferimento è il plain language, oggi consigliato anche per i documenti della Pubblica Amministrazione2 (vedi il manuale presente nel sito della Prefettura di Pavia).

Questi suggerimenti, come i precedenti, vanno sempre dosati con il buon senso: non sono degli imperativi categorici, ma delle indicazioni da adattare.

La revisione. Dal testo scritto al web

Anche se scrivere per il web presenta caratteristiche diverse dallo scrivere su carta, le regole linguistiche, l'ortografia e la grammatica non cambiano.

Il lavoro di revisione è molto importante e non va trascurato anche se richiede molto tempo.

Luisa Carrada consiglia di stampare il testo e di leggerlo anche su carta procedendo a una serie di revisioni "a strati" controllando uno ad uno i seguenti aspetti:
- Controllo dei contenuti
- Controllo della grammatica e dell'ortografia
- Miglioramento dello stile.

Attraverso questa rilettura stratificata potremo verificare la coerenza dei contenuti, correggere errori linguistici, eliminare parole o frasi superflue

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