Mentre si crea o si ristruttura un sito seguendo le regole dell'accessibiltà, è bene fare dei test di validazione per verificare che tutto stia procedendo in modo corretto. Occorre comunque che il webmaster conosca le linee guida WAI.
Per i test si usano i validatori, dei programmi appositi
che analizzano automaticamente il sito e producono un report dettagliato
di ciò che si deve fare per rendere conforme il sito.
Il validatore più utilizzato è Bobby,
acquisito di recente da Watchfire.
La validazione si compie on line; per fare l'analisi
off-line occorre acquistare il software.
Non sempre il report di Bobby è tuttavia facilmente comprensibile.
L'OTE propone una
pagina di chiarimento che può aiutare nell'interpretare il
risultato dell'analisi di Bobby.
Un'alternativa italiana a Bobby è Torquemada, che, presente nel sito wepxtutti.it, offre a chi sviluppa siti web una metodologia completa di analisi dell’accessibilità tramite uno strumento di controllo delle pagine che permette di capire velocemente quali sono le zone della pagina interessate dall’errore e il codice HTML corrispondente.
Accanto alla validazione di accessibilità, è
utile utilizzare strumenti automatici in grado di verificare l'esattezza
del codice scritto.
Tra questi si segnalano
Alcuni esperti di accessibilità sostengono, comunque, che nessun validatore automatico può verificare appieno il grado di accessibilità di un sito. Per questo, per fortuna, ci vogliono 'gli umani' e noi di Porte aperte sul web possiamo contare dell'insostituibile supporto degli operatori dell'Istituto dei Ciechi di Milano, che sentitamente ringraziamo.
Per chi vuol fare da sè, consigliamo, comunque, di scaricare la versione di prova dello screen reader Jaws, anche se, per il momento, esiste solo la versione per Windows.