Ultima modifica: 28 Dicembre 2010
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Ultima modifica: 28 Dicembre 2010

Chat skype di Porte aperte sul web con Roberto Scano

Lunedì 27 gennaio alle ore 16.30 una quindicina di docenti hanno incontrato Roberto Scano per discutere delle nuove Linee guida dei siti web delle PA, di siti scolastici e della migrazione a domini gov.it.

Roberto ScanoRoberto Scano è forse il più significativo esponente italiano sul tema dell’accessibilità.

Ha contribuito alla stesura della Legge n.4 del 9 gennaio 2004 ed è membro del gruppo di lavoro CNIPA che si occupa di sviluppare le regole tecniche di applicazione della legge 04/2004.

Partecipa alla mailing list di Porte Aperte sul Web, ove interviene frequentemente con consigli, suggerimenti e preziose indicazioni.
Ha recentemente pubblicato per Maggioli, insieme con Ernesto Belisario e Gianluigi Cogo, il testo “I siti web delle Pubbliche Amministrazioni“.

Risorse per approfondire

La chat per argomenti (indice)

Linee guida

Su Linee guida, nuovi siti e nuova versione

Mario Varini: allora che fare con i nuovi siti?
Roberto Scano: premessa – le linee guida a parte requisiti “tecnici” inseriti all’ultimo come i DC, non fanno altro che richiedere principalmente la pubblicazione di contenuti che in gran parte dovreste già aver implementato.

Giuliana Rubbia: Roberto accennava a nuove versioni a marzo prossimo?
Roberto Scano: in Funzione Pubblica si parla di un avvio della revisione a marzo.
A pag. 4 di quelle attuali c’è scritto: “Coerentemente al dettato della Direttiva 8/2009, le Linee guida saranno aggiornate con cadenza almeno annuale e corredate da Vademecum di approfondimento, così da fornire con continuità alle pubbliche amministrazioni criteri guida sulle modalità di razionalizzazione, dismissione, gestione, sviluppo e diffusione dei siti web pubblici, costantemente riviste anche tenendo conto degli avanzamenti e dei progressi tecnico-normativi in materia.”

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Sulla griglia di controllo dei contenuti

Angelo Paganini: sarebbe utile una griglia di controllo
Roberto Scano: la griglia c’è per i contenuti obbligatori (tab. 5 mi pare) e alla fine ci sono degli allegati che riepilogano le tipologie di servizi catalogandole per destinatario (cittadino, imprese, PA), con il grado di interazione offerto al cittadino (informativo, scaricamento moduli, possibilità di avviare il procedimento on line, possibilità di seguirlo on line).

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Su griglia di controllo e siti scolastici

Mario Varini: allora secondo me si devono fare linee guida distinte per dipartimenti della PA non possiamo noi scuole partecipare all’ammucchiata con PA caratterizzate da staticità dell’offerta, noi siamo scuole e siamo in continua metamorfosi
Roberto Scano: concordo. Il punto è proprio qui. Ogni realtà (li andrebbe pungolato il MIUR, ma meglio che i suggerimenti arrivino dal basso, IMHO) dovrebbe analizzare le linee guida e far presente le diverse problematiche. In fase di bozza di marzo ad esempio come IWA abbiam fatto presente l’errato riferimento alle certificazioni EUCIP come unico criterio per valutare il professionista/consulente, la richiesta è stata recepita e sono sparite dalle linee guida.

Mario Varini: ok per una base unica ma poi NOI siamo DIVERSI dall’INPS o dal Ministero del lavoro.
Roberto Scano: certo, la finalità delle linee guida è di consentire alla PA di esporre sia la parte trasparenza, sia la parte informazione e servizi. Ad esempio l’obbligo di pubblicare l’elenco dei servizi on line disponibili e di futura attivazione. Se non ci sono servizi la pagina va comunque inserita indicando: l’amministrazione non prevede attualmente servizi on line

Mario Varini: quindi creiamo in un mesetto le nostre DC e poi le proponiamo al ministero?
Roberto Scano: secondo me sarebbe una cosa “buona e giusta” (cit.). E che la proposta venga da una base attiva come voi dovrebbe solo che far piacere al ministero.

Alessandro Muratori: D’accordo per la trasparenza e l’informazione/servizi, ma si tenga conto le le scuole non possono chiedere più di tanto ai già strapazzati e malpagati webmaster: poche richieste, chiare, uguali per tutte.
Roberto Scano: concordo. Quali sono le difficoltà di pubblicazione dei contenuti minimi obbligatori?

Mario Varini: NON DIMENTICATE il problema enorme dell’impatto culturale con gli operatori della PA non avvezzi alle TIC e ce ne sono TANTISSIMI.
Alessandro Muratori: Vedete, è l’annoso problema della formazione diffusa.
Federica Scarrione: sì, il nodo è lì e se non si affronta il problema parcellizzandolo alle singole cose si perde sempre.
Roberto Scano: il problema è che come indicano bene le linee guida, va fatta un’analisi del proprio sito attuale identificando le criticità da risolvere a breve, medio e lungo termine. Certo che nessuno vi fucilerà in sala mensa se al 1 gennaio non sarete completamente a norma con i siti Web, ma è pur vero che ci sono incombenze che comunque dovrete rispettare. La PEC è un esempio.
Mario Varini: il bambino è ancora in fasce, bisogna far piano, brunetta sbaglia in questo, la nostra è una realtà nella quale vivono i non digitalizzati, o li mandi in pensione o li…. io per ora cerco di organizzare momenti di incontro culturale a livello provinciale VERO ALESSANDRO?
Alessandro Muratori: Sì, Mario è un antesignano della formazione; nel mio piccolo ci sto provando anch’io all’interno dell’USP. Ho riscontrato attenzione e buona volontà, almeno quelle…
Roberto Scano: L’intervento delle linee guida serve a ricordare che il bambino ha oramai 5 anni e che il cittadino globalmente richiede servizi. Il “problema” è che siete comunque una PA e nel marasma generale della prima uscita delle linee guida nessuno ha fatto notare nel draft di marzo questi problemi.

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Sui servizi on line

Federica Scarrione: domanda: un contatto skype è un servizio online?
Roberto Scano: no, è una modalità di contatto come gli indirizzi di posta elettronica
Mario Varini: un servizio on line credo sia da individuare in primis nelle certificazioni e nella distribuzione di atti digitalmente.
Roberto Scano: nelle linee guida ci sono diversi livelli (5) per i servizi on line. Tabella 2 – Livelli di interattività. Ad esempio il discorso della modulistica. l’art. 57 del CAD prevedeva che dal 1 gennaio 2006 le PA non potevano + chiedere moduli che non fossero pubblicati anche nel Web. Oppure (art. 54) che i testi dei bandi o di altro materiale pubblicato in rete devono essere conformi con le versioni cartacee, questo perchè c’erano pa” furbine” che mettevano diversi requisiti per bandi su carta e via web.

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Sulla questione dei tempi

Roberto Scano: comunque tornando alle linee guida già dal documento di richiesta del .gov si nota che non è così stringente per ora l’applicazione. http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/modulistica/Questionario_B1_2010.doc.; questionario stato dei servizi, punto 42. Data prevista di completamento del processo di adeguamento   mm/aaaa.

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Sul ruolo di Porte aperte sul web e l’opportunità di stendere un documento apposito per le scuole condiviso anche con gli uffici scolastici

Alberto Ardizzone: Roberto, direi che sia quindi il caso di pensare noi a una soluzione adatta alle scuole. Direi entro fine febbraio; tu ne dai un avvallo preventivo con opportuni aggiustamenti e la sottoponi al ministero. Però è necessario avere due righe del ministero che ci dica: ok, fate.
Roberto Scano: Bisogna a mio avviso prendere la griglia dei contenuti minimi obbligatori e vedere i casi in cui secondo voi ci sono possibilità di non applicarli senza andare ad intaccare il discorso della trasparenza, erogazione servizi, ecc. Un po’ come è successo per l’esclusione dal .gov.it per le università e i centri ricerca.
Giuliana Rubbia: confermi l’esclusione?
Roberto Scano:  Possono essere escluse dalla registrazione al dominio “.gov.it” le Università e gli Enti di ricerca. A tali fini, sarà necessario darne esplicita comunicazione al DigitPA. Tali amministrazioni dovranno comunque rispettare tutti gli altri requisiti dettati per i siti web e contenuti nelle presenti Linee guida.
Mario Varini: dobbiamo avere Scano certo ma anche USR Lombardia dalla nostra parte.
Aberto Ardizzone: però non posso pensare solo a Lombardia; sono un dipendente pubblico e vivo in italia; abbiamo bei contatti con gli altri USR e dobbiamo fare gruppo congiunto, agile e veloce, ma senza barriere.
Roberto Scano: non sarebbe male coinvolgere anche la rete degli USP/USR (ex “monteporzio”) per avere input anche da loro, ma usando il progetto porte aperte sul Web come “capofila”.
Mario Varini: ebbé alberto se ci fossero altri USR sarebbe il massimo, allora sarebbe possibile confrontarci più in “largo”.
Alberto Ardizzone: ci sono ci sono, vero Roberto?
Roberto Scano:  yep
Alessandro Muratori: Ok, Alberto, ma non neghiamo che la Lombardia si sia posta sempre all’avanguardia. Io direi che l’USR potrà fare da “avanguardia solidale”…
Federica Scarrione: l’importante è arrivare a risultati concreti e praticabili
Roberto Scano: Consiglio. Visto che avete creato un gruppetto di lavoro partite con quello per 10-15 gg. fate un doc pseudo-stabile e poi chiedete input/valutazioni da parte di USP e USR. Altrimenti se si parte con un gruppo di 1000000 persone non si combina nulla, IMHO. W3C (HTML5) docet 😀
Mario Varini: intanto si potrebbero tradurre per le scuole i punti non compatibili.

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Domini gov.it

Sul che fare con i domini gov.it

Mario Varini: allora che fare con i domini gov.it?
Roberto Scano: Il dominio .gov.it è stato “riesumato” (nato nel 2002) e probabilmente a CNIPA è stato ipotizzato di responsabilizzare i dirigenti obbligando le PA alla registrazione del dominio, in modo che registrandolo il dirigente si impegna per iscritto al rispetto della vigente normativa (sembra una barzelletta ma siamo arrivati a questo…).
in ogni caso domino gov o non dominio gov, obblighi del vecchio CAD (Codice Amm.ne Digitale – dlgs 82/2005) ci sono.

Mario Varini: Ma che scriviamo sui quesiti laddove richiedono i dati del sito che non c’è ancora?
Roberto Scano: Le linee guida non hanno fatto altro che ricordare che ci sono delle normative da applicare, fornendo una serie di tabelle riepilogative e la possibilità di utilizzare dei riferimenti per applicazioni, servizi, ecc.
(
Rispondendo alla domanda di Mario) Scrivete: non disponibile oppure no. Alla fine del questionario b1.

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Sulla modulistica

Federica Scarrione: Potete farmi un ripasso veloce della modulistica per gov.it
Alberto Aardizzone: http://www.digitpa.gov.it/altre-attivit%C3%A0/dominio-govit
Roberto Scano: tra l’altro i moduli son stati aggiornati proprio su input della funzione pubblica 🙂

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Sulla compilazione del questionario e i punti non previsti

Mariagrazia Baschieri: Dal punto 14 dei Contenuti minimi (quesito B1):”E’ presente Il programma triennale per la trasparenza e l’integrità ed il relativo stato di attuazione?” Ho risposto che tale p. trienn. non è previsto per la scuola. Suggerimenti?
Roberto Scano: per tutti i punti per cui non ci sono i contenuti va scritto NO. in caso ci si riserva di allegare una lettera accompagnatoria. in cui indicare che alle domande è stato risposto no perchè bla bla bla, ma facendo riferimenti chiari.

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Sulla compilazione del questionario e i premi collegati alla performance

Mariagrazia Baschieri: Dai punti 15 e 16 dei Contenuti minimi (quesito B1):”Sono presenti il Piano e la Relazione sulle performance?” “Sono indicati l’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti?” Non li ho, ma credo che riguardino un punto del contratto integrativo d’Istituto già presente per gli ATA, è esatto?
Roberto Scano: punto 15 e 16,. Articoli 8 e 9 del Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150: http://www.innovazionepa.gov.it/media/155296/testo_del_decreto_150_del_27ottobre09.pdf.

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Sulla compilazione del questionario e la trasparenza

Mariagrazia Baschieri: Dai punti 19 e 20 dei Contenuti minimi (quesito B1):”Sono presenti i nominativi e i curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative, redatti in conformità al vigente modello europeo?”.
“Sono riportate le retribuzioni dei dirigenti, con specifica evidenza sulle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato?”. Ho i nominativi, le funzioni, ma nessun curriculum: anche questi punti non dovrebbe riferirsi a qualcosa sul sito del Ministero?
Roberto Scano: Salto al discorso dei curriculum, sempre con la legge 69/2009 per il discorso curriculum e presunta “privacy” dei dirigenti. Brunetta ha modificato l’art. 1 del dlgs della privacy. “Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto ad una funzione pubblica e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale” (art. 1 d.lgs. n. 196/2003).
Ciascuna Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di pubblicare le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale  di dirigenti e dei segretari comunali e provinciali, nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale. (art. 21, comma 1, Legge. n. 69/2009)
Federica Scarrione: non ho capito il distinti per uffici di livello dirigenziale.
Roberto Scano: si ma il discorso della privacy non riguarda solo i dirigenti ;). <<<  i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale>>>.

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Hanno partecipato alla chat

Roberto Scano, Mariagrazia Baschieri, Alberto Ardizzone, Paolo Bozzo, Claudia Cantaluppi, Dante Canuti, Nadia Caprotti, Margherita Coscia, Gabriele Izzo, Lavia Di Sabatino, Giovanni, Landi, Roberto Olivieri, Angelo Paganini, Giuliana Rubbia, Federica Scarrione, Mario Varini, Franca Vitelli.

2 commenti »

  1. Alessandro ha detto:

    È vero che non ho dato un contributo al tema, ma sulla necessità di una formazione diffusa due parole le ho dette…

    AM

  2. admin ha detto:

    E sono due parole important, Alessandro.
    Bello anche quando dici che “l’USR potrà fare da “avanguardia solidale””.
    Senza escludere nessuno, anzi sforzandosi di allargare il più possibile la partecipazione.

    Alberto

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