Organizzazione scolastica per la progettazione del sito web
Fonte
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Autrice dell'articolo è Luisa Neri.
Premessa
Quando all’interno dell’istituzione scolastica ci si pone il quesito se realizzare un proprio sito web, bisognerebbe rendersi conto che questo progetto dovrebbe essere concepito come la messa in opera di:
- un reale canale di comunicazione della scuola verso l’esterno
- un’immagine della realtà della scuola, uno specchio virtuale della realtà della scuola, quindi una possibile (potente) vetrina
- un servizio agli utenti
Occorre inoltre, prima di avviare il lavoro di progettazione, essere consapevoli che, a seconda dei contenuti e dei servizi che verranno inseriti, il sito può avere:
- una parte cosiddetta "statica": con contenuti e informazioni che dalla scuola vanno verso l’esterno, da aggiornare con una frequenza diversa a seconda del tipo di informazioni, a seconda della loro "durata". (La parte statica di un sito scolastico è per esempio la parte "vetrina", di presentazione della scuola).
- una parte cosiddetta "dinamica": con servizi che implicano che vengano fornite informazioni richieste dall’utente esterno al momento stesso della consultazione della pagina. Un esempio di pagina dinamica è quella che offre un servizio di registro on-line consultabile dai genitori.
Realizzare il sito web della scuola. Da che parte cominciare?
Per fare un sito di qualità non è sufficiente avere le competenze tecniche per creare pagine web! Il fatto che sia relativamente semplice apprendere le nozioni di base per sviluppare file html e pubblicare sul web ha portato a risultati quanto meno scadenti di cui il web è pieno. Purtroppo non è così altrettanto diffusa la consapevolezza che -come ogni prodotto di comunicazione, per di più se espressione di realtà complesse- la creazione di un sito web necessita in modo indispensabile di una progettazione a monte, uno studio prima e una realizzazione poi, cosciente del prodotto che va realizzando e capace di sviluppare in modo organico un progetto che ha obiettivi precisi. E' assolutamente imprescindibile quindi, prima di mettere mano al mouse e alla tastiera, iniziare da una fase di progettazione che individuerà l’impianto del sito e ne determinerà l'organizzazione che lo farà vivere. E' su questo che in larga parte si gioca la differenza qualitativa dei siti e molto spesso ne determina la loro sopravvivenza sul web.
I momenti e i piani di riflessione per la progettazione del sito
Nella fase di progettazione di un sito -inteso come strumento di comunicazione- si possono distinguere 3 fasi, ciascuna delle quali rivolta ad affrontare:
- la progettazione dei contenuti
- la progettazione dell’organizzazione interna
- lo sviluppo tecnico
Tra queste tre fasi vi è necessariamente una stretta correlazione; in quanto le decisioni prese riguardo ad alcuni aspetti nella prima fase influiscono su altri collocati nelle fasi successive e viceversa, con un rapporto di continua interdipendenza.
1. la progettazione dei contenuti
- costituire una Commissione/comitato di redazione che sia espressione delle varie componenti della scuola (vedi alcuni esempi di spunto - in appendice)
- incontri di brainstorming in cui enunciare tutti i contenuti e/o servizi che si vorrebbe/potrebbe inserire nel sito web
- raggruppare i contenuti per aree e sottoaree secondo affinità logica da collegare tra loro come in una mappa concettuale reticolare
- nella mappa ottenuta distinguere tra le aree che comportano pagine web statiche e quelle che richiedono pagine dinamiche
- le macroaree ottenute al livello superiore della mappa concettuale (le voci che fanno capo all’"albero reticolare"), dopo la verifica di fattibilità, andranno a costituire il menu principale del sito da cui accedere a tutte le altre aree. Bisognerà pertanto in seguito studiare delle voci significative, indicative di queste macroaree, che costituiranno le voci di menu dell’home page del sito.
Piano di fattibilità
Per ogni area dei contenuti previsti è assolutamente necessario prevedere e analizzare la ricaduta organizzativa del loro inserimento e mantenimento sul sito web (cioè cosa implica sul piano organizzativo), prendendo in considerazione le aree di criticità che andranno gestite, in termini di rapporti interni, circolazione delle comunicazioni, interrelazione tra soggetti, individuazione di responsabili e referenti, ecc.
Questo piano di fattibilità è il fulcro centrale attorno al quale ruota la seconda fase della progettazione e costituisce il campo di verifica sul quale determinare i contenuti del sito.
2. organizzazione interna
- per ogni tipologia di contenuto stabilire la frequenza di aggiornamento necessaria, oltre la quale le informazioni fornite non hanno più validità (ricordando che l’aggiornamento delle informazioni è uno degli elementi principali di valore di un sito web)
- per ogni tipologia di contenuto stabilire da quali soggetti devono pervenire le informazioni
- per ogni contenuto previsto verificare quanto materiale è già disponibile in formato digitale e quanto no e in questo caso fare una stima approssimativa del lavoro necessario per la sua disposizione nel formato adatto
- per i possibili impegni da assumere, che emergono da questa analisi, verificare quali sono i fondi disponibili da utilizzare per il riconoscimento economico dei soggetti coinvolti (da tenere in considerazione che i fondi dovranno comprendere anche quello che verrà stabilito per la fase di sviluppo tecnico)
- alla luce delle considerazioni risultanti da queste analisi, selezionare i contenuti per i quali si è verificato di essere in grado di sostenere l’organizzazione interna implicata (il lavoro di "back office"), anche non nell’immediato, classificandoli secondo un criterio temporale: contenuti che possono essere inseriti nel sito da subito, a breve termine (3-6 mesi), a medio termine (6 mesi - 1 anno), a lungo termine (dopo 1 anno e comunque dopo che il sito entra a regime e ne viene verificata la struttura e l’organizzazione portante)
- presentare il progetto al Collegio dei Docenti per la sua approvazione, in modo che sia il più possibile condiviso e che i referenti siano legittimati nelle future richieste di collaborazione ai colleghi
- per ciascuna area di contenuto (e obiettivi: immediati, a breve e medio termine) da attivare e mantenere aggiornati, stabilire l’adeguata organizzazione per la comunicazione interna che si deve avviare come circolo virtuoso di informazioni.
- stabilire i principali cardini della comunicazione interna:
- tra quali soggetti (chi deve fornire -informazioni, contenuti, materiali- a chi?)
- con quale frequenza (ogni quanto tempo?)
- secondo quale modalità (in che formato?)
Si tratta quindi di stabilire i diversi referenti per le varie aree e i destinatari responsabili della realizzazione finale dei contenuti sul web. Naturalmente questo punto è strettamente correlato alle scelte effettuate per lo sviluppo tecnico.
Sarebbe opportuno, a questo proposito, stabilire un protocollo di lavoro, possibilmente valido per tutti almeno in prospettiva. Per esempio stabilire che i materiali relativi ai contenuti debbano essere forniti ai referenti sempre in formato digitale, su floppy / per posta elettronica, in un determinato formato, ecc.
3. sviluppo "tecnico"
- valutare se ci sono le volontà e le competenze interne per sviluppare le pagine del sito o di parte di esso (per es. la sola parte statica)
- in caso non ci siano, verificare se ci sono le volontà da parte di soggetti interni di seguire percorsi di formazione adatti ad acquisire le competenze necessarie
- sia in un caso che nell’altro verificare i fondi disponibili per svolgere il lavoro
- verificare gli strumenti di supporto messi a disposizione dall’amministrazione (progetti regionali, convenzioni, comunità di pratica, esperti, ecc.)
- prendere in considerazione la possibilità di coinvolgere gli alunni per lo sviluppo di alcune parti del sito valutandone la valenza didattica ed educativa del lavoro implicato (ideare la presentazione della propria realtà scolastica, apprendere le competenze tecniche per lo sviluppo di pagine web, accostarsi alle problematiche relative all’accessibilità e alle barriere digitali, ecc.)
- alla luce delle considerazioni risultanti, decidere a chi affidare lo sviluppo del sito: completamente al personale interno; completamente ad una società esterna; per una parte al personale interno e per una parte all’esterno
Appendice
Commissione/Comitato di redazione per il sito scolastico - Esempi di composizione
Scuola primaria e secondaria di primo grado
- docente/i scuola materna
- docente/i scuola primaria
- docente/i scuola media
- Dirigente scolastico o vicario
- 1 rappresentante del personale ATA di segreteria
- 1 docente della Commissione POF oppure 1 o più rappresentanti delle Commissioni dei progetti più significativi in essere nella scuola
- 1 o più genitori
Scuola secondaria di secondo grado
- Docenti: 1 per ogni ? (indirizzo, biennio/triennio, area disciplinare,..)
- Dirigente scolastico o vicario
- 1 rappresentante del personale ATA di segreteria
- 1 docente della Commissione POF oppure 1 o più rappresentanti delle Commissioni dei progetti più significativi in essere nella scuola
- 1 o più rappresentanti degli studenti