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"Per andare oltre la limitata potenza di una mente singola,
i modelli del mondo devono essere condivisi e costruiti collaborativamente,
attraverso la creazione di un vasto spazio pubblico riempito di giudizi distillati dinamicamente"Hassan Masum
Scripta manent, autrice: Barbara Papazzoni
Il blog (da Web+log: diario) rappresenta uno strumento di lavoro nuovo per l’insegnante e un percorso di apprendimento dinamico e interattivo per l’alunno. Da circa due anni ha fatto il suo ingresso nel mondo della scuola dimostrando le enormi potenzialità nel campo della didattica.
Il web si sta popolando giorno dopo giorno di blog didattici, di progetti collaborativi e condivisi. Maggiori sono le interazioni più diventa importante imparare. In perfetta linea con le indicazioni contenute nei programmi della Riforma Moratti alla voce Informatica "Organizzazione delle informazioni in strutture informative", il blog rappresenta uno spazio virtuale, aperto, dinamico e flessibile che mette a disposizione di docenti e discenti un repertorio di materiale on line, una sorta di bacheca per le comunicazioni urgenti, destinate non solo agli alunni ma anche alle famiglie.
Il blog deve la sua rapida affermazione proprio alla sua semplicità operativa: non richiede particolari conoscenze del linguaggio html, risulta uno strumento molto efficace anche per chi è "allergico" alla tecnologia, è la "palestra" delle idee in cui gli studenti colgono l’occasione per apprendere nuove forme di comunicazione, trovando uno nuovo strumento di apprendimento che permette di ottenere l’immediata gratificazione dal riscontro della propria produzione creativa. Infatti, gli alunni stessi sono i protagonisti, con pochi clic possono pubblicare i propri elaborati, destinati non più solo agli insegnanti, ma ad un pubblico vero, potenzialmente illimitato.
Si delinea quindi un’opera collettiva e ipertestuale, un "sistema" di contenuti basato su uno sviluppo collaborativo: il blog si inventa e si crea ogni giorno attraverso i "post" che consentono a tutti gli utenti di interagire.
E’ questa la vera rivoluzione per cui l’informazione assume una dimensione tridimensionale, limite evidente del sito scolastico poco didattico, in cui una minoranza detiene la maggioranza delle risorse, statico e lontano dai ragazzi. Inoltre, mentre il portale richiede, oltre a specifiche competenze tecniche, il rispetto di precise convenzioni, nel blog l’impaginazione corrisponde ad un modello prescelto, personalizzabile, e tutto ciò che è necessario fare per intervenire direttamente è scrivere dal browser e spedirlo: il pensiero è on line.
Attraverso questo canale che predilige l’aspetto relazionale si approda alle comunità di insegnanti, di studenti, di studiosi, di ricercatori, oggi sempre più numerose, che trovano l’opportunità di tenersi costantemente aggiornati reciprocamente, di discutere, di scambiare proficuamente pensieri.
Sono molteplici. Il blog può costituire un giornalino di classe, un diario, un portfolio on line degli studenti, un ambiente per condividere progetti con altre scuole o altre comunità educative, uno spazio privilegiato per il cooperative learning in cui si valorizzano le situazioni di interdipendenza positiva. In quest’ottica il blog si integra perfettamente nei percorsi didattici di ogni disciplina stimolando la motivazione a leggere, a scrivere, a creare commenti originali e creativi, favorendo la capacità di analizzare, individuare e selezionare le informazioni in internet con senso critico, permettendo di cogliere le profonde interconnessioni delle informazioni.
Il consiglio è, se possibile, di utilizzare piattaforme open source basate sul binomio php + Mysql.
Le esperienze maturate dalle scuole della nostra comunità ci portano a consigliare Wordpress, in grado di produrre codice aderente agli standard, oltre a disporre di ottime funzionalità e una ricchissima scelta di temi, supportati da un'ampia comunità, anche italiana.
Contributo di Demetrio Caccamo, pubblicato sul nostro wiki
"L'intercreatività vuol dire fare insieme cose o risolvere insieme problemi.
Se l’interattività non significa soltanto stare seduti passivamente davanti a uno schermo, allora l’intercreatività non significa solo starsene seduti di fronte a qualcosa di interattivo."Tim Berners-Lee,
L’architettura del nuovo Web