Ultima modifica: 8 Marzo 2010
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13 – Pixel fuori riga

recensioni tra carta e dvd di Federica Scarrione, Liceo Galilei di Voghera (PV)

I pixel e le righe stampate si incrociano ormai nella nostra formazione, informazione, cultura e persino nel tempo libero. In questo spazio tento una ricomposizione in piccoli percorsi unitari, centrati su una recensione, di quelle che fino ad ora sono sempre state divagazioni, peregrinazioni sparse su temi inerenti integrazione, inclusione, disabilità, lavoro collaborativo, scuola, pari opportunità e via dicendo. Lo faccio con la speranza di segnalare qualcosa che, magari anche minimo e poco noto, possa abbandonare spazi virtuali e cartacei per entrare nella realtà, nella vita di ognuno di noi.

Vacanze etiche

copertina del libro Vacanze eticheVacanze etiche.

Guida a 300 luoghi di turismo responsabile.

Traduzione di Valentina Blasi, Cinzia Di Barbara, Simona Testa

A cura di Polly Pattullo, Orely Minelli

Einaudi. 2007

PagineXIV-372

ISBN 8806187848

In tempo di vacanze il mio breve percorso comincia in una libreria di un’affolata località balneare. Andando oltre i primi scaffali, per ovvie ragioni destinati a letture da spiaggia tanto voluminose quanto “leggere”, mi sono imbattuta nel settore riservato alle guide turistiche e mi è capitato tra le mani un volume decisamente particolare.

Si potrebbe ritenere questa guida un testo per viaggiatori accaniti con vocazione per l’avventura in paesi esotici. Invece a me è sembrata una lettura interessante, da cui ricavare estratti e spunti per i nostri studenti.

L’impaginazione è studiata in modo tale da evidenziare in riquadri specifici punti fondamentali del discorso, regole e buone pratiche.

Inoltre la parte introduttiva sviluppa argomentazioni decisamente stimolanti: una sintesi di storia del turismo alle pagine 13-14, con interessanti considerazioni sul rapporto che questo può avere con la povertà (pagg. 15 e ss.), globalizzazione (pagg. 19 e ss.), rapporti tra popoli (pagg. 22 e ss.), aspetti economici e di diritti dei lavoratori(pagg 26 e ss.), ecologia (pagg.37 e ss.), ingiustizie e esigenze di tutela (da pag. 33 in poi) per dimostrare intorno a pag 50 che il turismo etico interessa il turista, anche quello che si sente in posizione di forza, poichè vi è un innegabile disagio nello sfruttare i più deboli.

Fino a pag 70, quindi, si hanno i consigli utili per diventare turista etico e , a seguire, una vera e propria guida con indicazioni di luoghi e indirizzi.

L’altro

copertina del libro L'altro di Ryszard KapuscinskiL’altro di Ryszard Kapuscinski

Traduzione: VeraVerdiani Feltrinelli. 2007

Collana: Super Universale Economica

In un’epoca di viaggi, d’istruzione e non, alla portata di tutti, credo che sia importante considerare il turismo come occasione, non solo di svago e divertimento, ma anche e soprattutto di un proficuo, responsabile e aperto confronto con l’altro.

Sul concetto di “altro” per noi europei è incentrata la raccolta di alcune conferenze del reporter polacco , recentemente scomparso, RyszardKapuscinski.

Un percorso che parte da Erodoto per presentare il desiderio di conoscere altri popoli come caratteristica peculiare della cultura europea, tra spedizioni geografiche, guerre di conquista, rivendicazioni illuministe, colonialismo, si delinea un panorama di interessi quanto mai contraddittorio.

Un quadro che può essere sintetizzato in un aneddoto personale dell’autore.

“Nei primi anni Novanta mi trovavo in Liberia. Era in corso una guerra civile. Mi recai al fronte con un reparto dell’esercito governativo. Il fronte passsava lungo un fiume le cui due rive erano unite da un ponte. Sulla sponda in mano al governo si svolgeva un grande mercato. Dalla parte opposta, dove stavano i ribelli di Charles Taylor, c’erano solo campi deserti.

Fino a mezzogiorno sul fronte lungo il fiume risuonavano spari e rombi di cannone. Nel pomeriggio regnava la calma: i ribelli attraversavano il ponte e andavano a fare la spesa al mercato.

Consegnavano le armi alla pattuglia di guardia e questa e questa gliele restituiva quando tornavano indietro carichi di acquisti. (…) L’altro può quindi essere visto sia come nemico sia come cliente. Sono la situazione, le circostanze, il contesto a decidere se in un dato momento vediamo la stessa persona come un nemico o come un partner.” (pag. 16)

Questo economico e agile volumetto offre dunque notevoli spunti per percorsi di mediazione culturale e pluridisciplinari all’insegna di un atteggiamento aperto e curioso, contrario a ogni chiusura xenofoba.




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