Ultima modifica: 20 Aprile 2023
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2 – Intervista a De Vanna

De Vanna: “Dovete perseguire l’omogeneità, l’uniformità dei concetti di accessibilità; per voi è facile e dovete farlo”

Nel mese di luglio 2006 Porte Aperte sul Web ha intervistato Antonio De Vanna, responsabile dell’Ufficio Accessibilità dei sistemi informatici del CNIPA, Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione. De Vanna ci parla di nuove prospettive legislative e ci esorta a continuare il cammino sulla strada della diffusione della cultura dell’accessibilità nelle nostre scuole.
Quello che segue è un estratto dell’intervista.

Antonio De Vanna

Entro l’8 agosto 2006 tutti i siti della Pubblica Amministrazione realizzati sotto contratto dovranno rispettare i requisiti di accessibilità indicati nel DM 8 luglio 2005. Ci piacerebbe avere da lei qualche segnale di conforto e di ottimismo.

Prima di tutto una precisazione: entro l’8 agosto 2006 tutti i contratti in essere l’8 agosto 2005, in caso di rinnovo, modifica o novazione, devono essere già adeguati, a pena di nullità, alle disposizioni della legge circa il rispetto dei requisiti di accessibilità.

Dall’8 agosto 2005 i contratti per la realizzazione e la modifica di siti INTERNET possono essere dichiarati nulli quando non è previsto che essi rispettino i requisiti di accessibilità stabiliti dal DM 8 luglio 2005. Riguardo all’ottimismo, ho più volte ribadito che la macchina si è messa in moto, lentamente, ma nella direzione corretta.

Nel recente Convegno di Torino, organizzato dall’Unione Italiana Ciechi, lei ha citato la formazione come la grande “incompiuta” della Legge. Cosa pensa si possa e si debba fare per mettere insieme i tempi e le esigenze della Pubblica Amministrazione con le prerogative di accessibilità dei siti?

In quella stessa occasione ho avuto modo di affermare che il problema dell’accessibilità è culturale. Ben venga tutto ciò che può favorire la creazione di una cultura dell’accessibilità e dell’inclusione, ben venga la forma- zione, ad ogni livello, per i dipendenti pubblici, per i cittadini, nelle scuole, ecc. ecc.. La Funzione Pubblica deve condurre attività formativa sulla tematica specifica e promuovere attività formative nelle amministrazioni centrali e locali, la Scuola deve contribuire a diffondere la cultura dell’accessibilità creando il substrato per la società dell’inclusione.

Rimanendo in ambito scolastico, quale suggerimento ha da darci affinché la comunità di pratica Porte Aperte sul Web diventi ancora di più un territorio di confronto e di sviluppo e diffusione del pensare accessibile a scuola?

Vi esorto a rappresentare una delle leve più importanti per la realizzazione della società dell’inclusione: voi, che, in tema di accessibilità, siete culturalmente evoluti, dovete perseguire l’omogeneità, l’uniformità dei concetti di accessibilità; per voi è facile e dovete farlo.




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