sei in home - newsletter - numero 3 - L’importanza degli aspetti redazionali per l’accessibilità del web
di Marco Bertoni, membro del WCAG Working Group del W3C per l'International Webmasters Association
Al di là degli aspetti tecnici, dei problemi di validazione del codice e di verifiche automatiche di accessibilità, c’è una problematica spesso sottovalutata, ma di grande importanza per chi si sforza di pensare, scrivere e comunicare accessibile.
Come è meglio strutturare i testi, quali sono le modalità di lettura sul web, quali sono le caratteristiche della scrittura per internet? Ce ne parla Marco Bertoni. L’articolo, pubblicato sotto licenza Creative Commons, è tratto dal suo blog www.semplicemente.org.
Un sito accessibile è un sito costruito senza commettere errori nella sintassi del codice e seguendo le linee guida, o i requisiti tecnici, di accessibilità.
Anche gli esperti in materia a volte dimenticano che ciò che un utente cerca in un sito è l’informazione, e la chiarezza dell’informazione è essenziale, se non primaria rispetto al codice.
James Hutton, uno dei padri della geologia, era famoso per il suo stile oratorio non proprio chiaro. Ecco un brano tratto da un suo scritto:
“Il mondo che abitiamo è composto dai materia-li, non della terra che ha immediatamente preceduto la presente, ma della terra che, a partire dal presente, consideriamo come la terza e che aveva preceduto il terreno che si trovava sulla superficie del mare, quando la nostra terra presente si trovava ancora sotto l’acqua dell’oceano.”
É evidente che inserirlo all’interno di una pagina HTML sintatticamente perfetta non aiuterebbe in nessun modo la chiarezza, e quindi l’”accessibilità”, del brano precedente.
In realtà da tempo c’è chi lavora per la semplificazione del linguaggio amministrativo. Degno di nota è il progetto Chiaro, che fornisce strumenti per aiutare i redattori della Pubblica Amministrazione.
Molti dei problemi di accessibilità di un sito web, quindi, hanno origine dal lato redazionale. Questo, a volte, avviene anche a causa della scarsa qualità del sistema di gestione dei contenuti (Content Management Systems, CMS) scelto dall’organizzazione. La bontà di un CMS, infatti, è legata non solo alla generazione di codice valido ma anche alle modalità di aiuto fornite al redattore nella pubblicazione dei contenuti.
Leggere il testo su un monitor è innaturale. Questo, insieme ad altri fattori, fa si che la modalità di lettura sia differente da quella abituale. Semplificando, possiamo distinguerne due:
Il redattore, insieme al tecnico, può seguire una serie di suggerimenti per facilitare queste diverse modalità di lettura. Per esempio, per il colpo d’occhio è possibile:
Analogamente, per facilitare la scansione del testo è possibile:
Ecco alcuni suggerimenti per migliorare lo stile di scrittura sul web:
Questa lista è ovviamente parziale. Suggerimenti come questi fanno comunque ormai parte del senso comune, oltre che della letteratura in materia. Ma non sempre è possibile applicarli. Il redattore della PA però deve almeno provarci.
Proprio per la natura “pubblica” dei suoi scritti. In quest’ottica il progetto Chiaro, citato in precedenza, può essere d’aiuto. Così come la messe di siti che comparirà digitando le parole web writing su un motore di ricerca.