Ultima modifica: 3 Marzo 2010
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3 – Grafica e accessibilità alla Casa Circondariale di Marassi

di Alessandro Iscra – IIS Vittorio Emanuele II – Ruffini di Genova

Grafica ed accessibilità sono mondi inconciliabili? Sembra proprio di no, a considerare quello che sta succedendo alla Casa Circondariale di Genova Marassi, dove flessibilità didattica e motivazione degli studenti sembrano essere le premesse per un pensiero accessibile da diffondere.

La già preannunciata attività didattica sull’accessibilità del Corso di Grafica Pubblicitaria della Casa Circondariale di Genova Marassi, che fa capo all’IIS Vittorio Emanuele II – Ruffini di Genova di Nicolò Scialfa, sta procedendo con esiti molto positivi. Diversi sono i fattori che favoriscono il buon andamento dell’attività: la flessibilità della programmazione del corso a progetto di Informatica, la possibilità di lavorare con gruppi non troppo numerosi, la forte motivazione degli studenti, la disponibilità di idee creative già oggetto di realizzazione di manifesti e locandine pronte ad essere trasformate in pagine web. Da quest ultimo aspetto scaturisce la stimolante sfida di soddisfare efficacemente il compromesso fra aspetto estetico, usabilità e accessibilità. Quale sarebbe stato l’impatto di un layout “liquido”, dei vincoli sui colori, contrasti, dimensioni dei caratteri, ecc. su studenti  abituati a scatenare la loro creatività artistica su prodotti rigidamente impaginati, dai mille stili e colori?

Questa era una delle perplessità più rilevanti all’inizio dell’attività, ma un approccio basato da un lato sull’apprendimento dell’XHTML (trattare un linguaggio nel corso di Informatica è di fatto una tappa obbligatoria) e dall’altro sul largo impiego della versione dimostrativa dello screen-reader JAWS hanno permesso di sormontare l’ipotetico ostacolo. Gli studenti riproducono qualche locandina concentrando l’attenzione dapprima sul contenuto: ogni nuovo paragrafo realizzato viene riprodotto con il sintetizzatore vocale, apprezzando in questo modo l’importanza dei testi alternativi alle immagini, dei titoli e della loro posizione, delle scorciatoie e della punteggiatura. “Come suona male una frase o una riga di testo che termina senza il punto” è una delle osservazioni più ricorrenti.

Terminata la realizzazione della loro prima pagina, alla notizia di dover realizzare il foglio di stile il commento inaspettato (da esperti di grafica pubblicitaria) è stato: “questo è un sito, non un manifesto… c’è tutto, cosa dobbiamo ancora fare?” Questo è stato un altro traguardo importante: constatare che quando una pagina web comunica bene l’informazione, l’aspetto estetico assume il suo giusto ruolo, non secondario, ma ben distinto  dal primo. Ora che l’informazione è a posto, la gestione dei colori, dei contrasti, dello stile dei caratteri, dei bordi delle immagini serve adesso per abbellire e rendere più accessibile la pagina.

I lavori sono stati coordinati dai docenti Daniela Bruzzone Francesco Fienga, con la supervisione degli studenti Luigi Grimaldi e Roberto Muri.

Alla fine dell’anno scolastico i lavori saranno pubblicati on-line: l’indirizzo sarà comunicato insieme ad una relazione conclusiva.




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