Ultima modifica: 3 Marzo 2010
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11 – Pixel fuori riga. Donne lontane dai loro diritti

recensioni tra carta e dvd di Federica Scarrione, Liceo Galilei di Voghera (PV)

I pixel e le righe stampate si incrociano ormai nella nostra formazione, informazione, cultura e persino nel tempo libero. In questo spazio tento una ricomposizione in piccoli percorsi unitari, centrati su una recensione, di quelle che fino ad ora sono sempre state divagazioni, peregrinazioni sparse su temi inerenti integrazione, inclusione, disabilità, lavoro collaborativo, scuola, pari opportunità e via dicendo. Lo faccio con la speranza di segnalare qualcosa che, magari anche minimo e poco noto, possa abbandonare spazi virtuali e cartacei per entrare nella realtà, nella vita di ognuno di noi.

Mille splendidi soli

romanzo, Khaled Hosseini, Piemme, Euro. 18,50

Per una volta, un libro che non dovrete cercare sugli scaffali più nascosti o ordinare da un piccolo editore senza distribuzione. Un romanzo, anzi, tra i più presenti in questo periodo nelle librerie, che affascina per gli squarci di intenso lirismo, che si accostano con incredibile naturalezza al realismo di fondo nel ritratto della condizione delle donne afgane. Mariam è figlia illegittima di un benestante di Herat, proprietario di un cinema. Adora letteralmente un padre che le dedica poco tempo e molta ipocrisia, tenendola confinata fuori città, lontano dalle sue mogli e dalla famiglia legittima. Quando muore la madre, peraltro in circostanze che pesano come un macigno sulla coscienza della figlia, Mariam ha 15 anni e le mogli del padre la convincono, pur di sbarazzarsene, ad accettare il matrimonio con un calzolaio della lontana Kabul. L’uomo, molto più vecchio di lei, sarà sempre molto zelante nell’imporle i propri diritti di marito e tra le prime regole da rispettare avrà cura di esigere che la ragazza-moglie indossi il burqa.

Anche Laila, nata 19 anni dopo, nasconderà sotto il burqa i suoi sogni di ragazzina. E sposerà lo stesso calzolaio di Kabul.

Il romanzo di Hosseini intreccia dunque la storia di un paese tormentato quale è l’Afghanistan con la vicenda di due donne diversissime tra loro, che il destino ha fatto incontrare e ha costretto a condividere la sofferenza, l’isolamento, la rassegnazione, la violenza, ma anche l’amicizia e l’amore. Un lungo racconto, quindi, che porta in primo piano la forza silenziosa delle donne.

Moolaadé

DVD, regia Ousmane Sembène Collana: Real Cinema, Feltrinelli,, Euro 17

Figura femminile meno silenziosa, ma ugualmente forte, è Collè Ardo, la protagonista di Moolaadé. Consapevole dei problemi che le sono derivati dalla mutilazione dei genitali, questa donna ha rifiutato di far eseguire la pratica rituale sulla propria figlia. In seguito, quattro bambine sfuggono all’escissione e le chiedono protezione, che lei concede, invocando il diritto d’asilo (moolaadè) e ricordando con un filo teso alla base della porta il malocchio destinato a chi avesse il coraggio di violarlo.

Nel suo villaggio, in Senegal, le salindana, le donne che “tagliano” le bambine, godono di autorevolezza, così come gli anziani maschi del villaggio. Ma molte donne ascoltano la radio, che porta loro una nuova visione del mondo, alternativa. Il figlio del capo del villaggio, che è andato in Francia a fare fortuna, ritorna proprio in questa fase delicata: sia pur con esitazione iniziale, è anche lui un ambasciatore della modernità. Il mercenario, un ex soldato che fa il commerciante ed è arrivato al villaggio dopo aver conosciuto altri paesi, è un altro personaggio che contribuisce a incrinare il vecchio sistema. Ma sono la tenacia e l’ostinazione di Collè il vero pilastro di una rivoluzione, nei confronti della quale le frustate del marito, le minacce delle salindana, il sequestro e il rogo delle radio voluto dagli uomini si rivelano assolutamente inutili.

Un film che con semplicità e senza essere brutale (solo un paio di scene fanno intuire, comunque senza espliciti spargimenti di sangue, l’efferatezza del rito e le conseguenze drammatiche per la donna) riesce a far riflettere su quella che secondo i dati di Amnesty International è una delle più diffuse violazioni dei diritti umani nel mondo contemporaneo, della quale sono vittime milioni di donne. Negli extra del dvd vi sono materiali interessanti anche per un articolo o saggio breve sull’argomento nel triennio delle superiori.




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