Ultima modifica: 3 Marzo 2010
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3 – Docenti-uici: una lista aperta per la scuola di tutti

di Daniela Floriduz – Liceo “Leopardi – Majorana” di Pordenone

Da più di un anno è attiva sul Web la mailing list “docenti-uici”, dedicata e animata da insegnanti non vedenti, operanti su tutto il territorio nazionale. La lista, vivace e molto attiva e partecipata, è aperta ad ogni contributo: dall’accessibilità all’uso degli ausili; dalla didattica quotidiana alla vita in classe con gli studenti di tutti noi docenti, vedenti o nonvedenti.

Da più di un anno è attiva sul Web la mailing list “docenti-uici”, dedicata e animata da insegnanti non vedenti, operanti su tutto il territorio nazionale, nelle scuole di ogni ordine e grado, compresa l’università. Il gruppo è nato per rispondere, in modo particolare, alle seguenti esigenze:

  1. la diffusione di informazioni di carattere giuridico relative al mondo della scuola in generale e ai docenti disabili visivi in particolare
  2. lo scambio di materiali, indicazioni, suggerimenti e strategie di carattere didattico
  3. la condivisione di difficoltà di ordine psicologico connesse allo svolgimento della professione.

Ben presto, ci siamo accorti che si tratta di argomenti e problemi avvertiti anche dai colleghi vedenti, per cui la lista, nata inizialmente per discutere tematiche settoriali, di fatto si sta configurando come un laboratorio di idee, in cui la scuola, le tecnologie didattiche e i percorsi di apprendimento degli alunni sono il vero focus della discussione.

Per fare un solo esempio, non è vero che solo gli insegnanti non vedenti abbiano difficoltà nel mantenimento della disciplina in classe: il bullismo adolescenziale è un fenomeno con cui ogni operatore scolastico deve fare i conti, lavorando al fine di rafforzare il proprio carisma e la propria autorevolezza, per diventare davvero un adulto di riferimento, un modello per i ragazzi.

Riteniamo che tutti gli insegnanti potrebbero attingere stimoli e spunti dal confronto di esperienze circa le strategie di coordinamento di una classe di studenti. Di qui il nostro desiderio e tentativo di apertura allo scambio con i colleghi vedenti. Attraverso una nostra iscritta, abbiamo iniziato una collaborazione con la Ssis del Veneto, inviando, agli insegnanti di sostegno in formazione, il resoconto delle nostre personali esperienze di ex studenti, sia relative ai percorsi di integrazione nella scuola comune, sia in riferimento alla scolarizzazione avvenuta negli istituti per ciechi.

Stiamo tentando di ottenere, dal Ministero della Pubblica Istruzione, l’accessibilità e l’usabilità del sito ministeriale, poiché i documenti in pdf, compresi i cedolini stipendiali, ma anche l’accesso alle circolari e alle altre pagine del portale, risultano assai scarsamente fruibili. Ciò costituisce una grave violazione della legge n. 4 2004, detta Legge Stanca, pur in presenza di recenti linee-guida, atte a disciplinare l’accessibilità degli strumenti didattici. Tale normativa fa espressamente riferimento agli alunni disabili, tuttavia il problema dell’accessibilità coinvolge anche gli insegnanti, come protagonisti di una didattica multimediale che, al di fuori di logiche esclusivamente editoriali e finanziarie, intendano produrre e utilizzare materiale non soggetto a vincoli di circolazione.

Se la cultura ha un valore universale, noi riteniamo che il libro di testo, nella forma unicamente cartacea, vada superato, così come riteniamo riduttivo l’uso dell’audiolibro. Pensiamo che il web accessibile potrebbe offrire grandi risorse per tutti, abbattendo ogni frontiera nella fruizione del sapere.

Da tempo, stiamo inoltre utilizzando un registro personale elettronico, brevettato dal programmatore veronese Renzo Andrioli e recentemente ristrutturato radicalmente. Non si tratta di uno strumento “dedicato” ai disabili visivi, nel senso che non è stato progettato come un sistema chiuso, pur essendo perfettamente utilizzabile da un utente dotato di sintesi vocale e barra Braille: il nostro auspicio è che possa diventare un software largamente impiegato nelle scuole, anche come registro di classe, nel solco dell’informatizzazione della pubblica amministrazione, tanto invocata a parole quanto disattesa nei fatti. La nostra lista si occupa poi di tutti i portali e le aziende che vengono coinvolti, dai singoli istituti scolastici, sia nella redazione dei rispettivi siti web, sia nella gestione dei tabelloni relativi agli scrutini o alla registrazione delle assenze on line. Anche in questo caso, lamentiamo spesso lacune a livello di progettazione: basterebbero pochi, semplici accorgimenti per eliminare gravi difficoltà e inconvenienti. Crediamo che le nostre esigenze non siano “di nicchia”, settoriali, ma che possano contribuire a migliorare, nel suo complesso, la qualità di vita all’interno delle nostre realtà scolastiche.

n’informatizzazione rispondente a criteri minimi di accessibilità favorirebbe la collettività del personale scolastico, spesso in difficoltà con le nuove tecnologie. Il lavoro in équipe, che prevedesse momenti di compresenza, maggiore collegialità nella gestione delle attività didattiche, contribuirebbe ad incentivare la cooperazione tra i colleghi, permettendo la crescita individuale di ogni singolo docente, in una sorta di autoaggiornamento in itinere.

Molto spesso, invece, gli insegnanti, tutti gli insegnanti, si sentono fragili, discriminati, non tanto e non solo perché portatori di una disabilità, ma perché poco sostenuti da una solidarietà professionale che genera autostima e riconoscimento. L’idea di scuola che emerge dalla nostra lista, forse a volte è un po’ utopistica, in altri casi è pessimista, comunque è ispirata alla riflessione sulle nostre esperienze e aperta e bisognosa del confronto con quelle dei colleghi che vorranno iscriversi. Per farlo, è possibile inviare una mail vuota, senza oggetto né corpo del testo, al seguente indirizzo: docenti-uici@googlegroups.com.

Vi aspetttiamo numerosi!




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