Ultima modifica: 3 Marzo 2010
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7 – Matematica accessibile per ipovedenti e non vedenti

di Cristian Bernareggi (Università degli Studi di Milano) e Valeria Brigatti (esperta di accessibilità)

Un anno fa alcune scuole lombarde avevano presentato un progetto sulla matematica accessibile. Purtroppo non è stato selezionato, ma il tema è comunque vivo in molti docenti. Cristian Bernareggi e Valeria Brigatti tornano sull’argomento con alcuni interessanti aggiornamenti. L’invito a scuole e docenti è di sostenere questo importante settore di ricerca e provare sul campo quanto suggerito.

1. Introduzione

Gli studenti ipovedenti e non vedenti incontrano frequentemente numerose difficoltà nell’accostarsi alla matematica. Esse non sono dovute a limiti nella comprensione dei concetti matematici, ma alla disponibilità di materiale didattico scientifico pienamente accessibile mediante dispositivi Braille, vocali e strumenti di ingrandimento. Di seguito vengono illustrati alcuni principi generali e procedure per rendere il materiale didattico più accessibile a studenti non vedenti e ipovedenti.

Innanzitutto è opportuno chiarire che le modalità di lettura sono spesso differenti tra non vedenti e ipovedenti. Il non vedente può accedere al testo scritto mediante display Braille o sintetizzatore vocale. L’ipovedente per leggere generalmente impiega il sintetizzatore vocale con programmi di ingrandimento. Tali differenze risultano estremamente rilevanti quando si vogliono rendere accessibili espressioni matematiche e immagini, elementi tipici del documento scientifico. L’ipovedente ha necessità di ingrandire le espressioni matematiche inserite nel documento in notazione matematica comune.

Il non vedente ha invece necessità di leggere le espressioni matematiche sul display Braille mediante una notazione sequenziale (ad esempio una notazione matematica Braille a 6 o 8 punti). Sia il non vedente che l’ipovedente traggono vantaggio dall’esplorazione delle espressioni matematiche mediante sintetizzatore vocale. Per quanto riguarda le immagini, l’ipovedente può esplorarle mediante strumenti di ingrandimento, mentre per il non vedente può risultare efficace una descrizione testuale alternativa. Senza pretendere di dare una trattazione esaustiva del problema e delle possibili soluzioni, sulla base delle considerazioni introdotte, vengono riportati di seguito alcuni principi generali per realizzare un documento scientifico fruibile sia da non vedenti che da ipovedenti:

  • realizzare un documento altamente strutturato in cui la struttura è separata dal contenuto e dalla presentazione. Se la struttura è esplicita, non vedenti e ipovedenti possono avvalersi di specifici paradigmi di navigazione che permettono di muoversi con facilità tra le parti del documento (ad esempio sezioni, sottosezioni, definizioni, teoremi, elenchi, tabelle, etc.);
  • associare una descrizione testuale alternativa a tutte le immagini inseritenel testo per veicolare informazioni utili ai fini didattici. Una descrizione alternativa adeguata deve trasmettere lo stesso messaggio dell’immagine, senza necessariamente descrivere tutti i dettagli. Inoltre, affinchè la descrizione di un’immaginesia efficace, è essenziale tenere in considerazione il bagaglio di conoscenze che si presuppone possa avere lo studente e le ragioni per le quali l’immagine è stata inserita. Ad esempio, nel descrivere il grafico di una funzione simmetrica rispetto l’asse delle ordinate si può impiegare il concetto di “funzione pari” solo se il materiale didattico è indirizzato a studenti a cui tale concetto può essere familiare e se non è richiesto nel testo di individuare se la funzione rappresentata nell’immagine è pari o dispari. In alcuni casi risulta particolarmente difficile fornire una efficace descrizione testuale dell’immagine. In questi casi è utile introdurre un riferimento ad una risorsa specificamente realizzata (ad esempio ad una immagine adattata per la stampa a rilievo) o ad istruzioni per realizzare l’immagine con altri mezzi (ad esempio mediante modelli tattili tridimensionali, stampa tattile, etc.);
  • inserire nel documento tutte le espressioni matematiche in modo che possano essere ingrandite o interpretate dai programmi che effettuano una traduzionein una notazione sequenziale per la lettura su display Braille o in una notazione verbale per la fruizione mediante sintetizzatore vocale. A questo scopo si possono seguire tre approcci principali: inserire le espressioni matematiche mediante MathML (si veda <http://www.w3.org/mat>), associareall’immagine dell’espressione un testo alternativo che traduce in una adeguata notazione sequenziale l’espressione stessa o inserire le espressioni matematiche in un documento LaTeX.
    Il primo approccio è solitamente il migliore poichè rende possibile una più semplice trasformazione dell’espressione MathML in una forma verbale o Braille e la visualizzazione a caratteri ingranditi dell’intera espressione o delle sue parti. Tuttavia, ad oggi non sono molti i sistemi che supportano MathML. Tra questi vi è il sistema LAMBDA (si veda <http://www.lambdaproject.org>) che permette al non vedente la lettura e la scrittura di documenti XHTML contenenti MathML e MathPlayer (si veda <http://www.dessci.com>), estensione di MS Internet Explorer che permette la lettura vocale e l’ingrandimento di espressioni matematiche in MathML contenute in documenti XHTML. Il secondo approccio è più vincolante poichè impone all’autore del documento la scelta della notazione sequenziale da associare all’immagine dell’espressione matematica. Se ad esempio l’autore sceglie di associare all’immagine un testo in LaTeX, lo studente non vedente dovrà conoscere LaTeX, mentre lo studente ipovedente potrà ingrandire l’immagine dell’intera espressione, non delle sue parti. Il terzo approccio può risultare adeguato solo in alcune circostanze, specialmente per studenti non vedenti che conoscono LaTeX in modo approfondito. Alcuni sistemi come BlindMath (si veda <http://www.disabili.unina.it/?q=node/12>) facilitano la lettura in Braille e mediante sintetizzatore vocale di documenti scritti usando un sottoinsieme di LaTeX, ma l’autore deve rispettare alcuni vincoli nella scrittura del documento.

2. Creare documenti scientifici accessibili

In questa sezione vengono illustrate due possibili procedure per creare documenti scientifici accessibili a non vedenti e ipovedenti.

Microsoft Word + MathType

La seguente procedura si può utilizzare per creare documenti XHTML+ MathML accessibili a non vedenti e ipovedenti mediante Design ScienceMathPlayer (si veda <http://www.dessci.com>) e Microsoft Internet Explorer. Sono stati utilizzati Microsoft Word 2003 e MathType 5.2 (si veda <http://www.dessci.com>). Procedere come segue:

  • creare il documento usando MS Word, utilizzando gli stili (titoli, sottotitoli, paragrafi, etc.) per ottenere un documento strutturato
  • associare il testo alternativo alle immagini premendo il tasto destro del mouse sull’immagine e selezionando Formato->Web->Testo Alternativo
  • per inserire un’espressione matematica, selezionare MathType e scegliere la voce corrispondente all’allineamento desiderato per (in linea con il testo, centrata e separata dal testo, numerata – con numero a destra o a sinistra, etc.). Inserire quindi l’espressione matematica. A questo scopo MathType mette a disposizione un’interfaccia utente intuitiva
  • esportare il documento in XHTML+MathML selezionando MathType->Pubblica in MathPage. Dare un titolo al documento e scegliere quindi: Equazioni come MathML usando o MathPlayer o Multi-browser.

Per visualizzare il documento esportato dovranno essere installati Internet Explorer e MathPlayer.

OpenOffice Writer + Math

Questa procedura si può utilizzare per generare PDF accessibili contenenti immagini e formule matematiche. Si è utilizzato OpenOffice 2.4 con Math. OpenOffice Math è il componente della suite OpenOffice per creare espressioni matematiche (una guida all’utilizzo di Math si può trovare all’indirizzo <http://www.linuxdidattica.org/>).

Procedere come segue:

  • creare il documento usando gli stili in OpenOffice Writer rendere esplicita la struttura
  • associare il testo alternativo alle immagini premendo il tasto destro sull’immagine e selezionando Oggetto->Extra
  • per inserire un’espressione matematica selezionare Inserisci->Oggetto->Formula. Digitare l’espressione matematica e quindi inserirla nel testo. Affinchè sia accessibile nel documento finale è necessario associare un testo alternativo. Premere il tasto destro del mouse sulla formula inserita, selezionare Oggetto->Extra e digitare infine il testo alternativo. Una possibile scelta per il testo alternativo è LaTeX oppure il linguaggio usato da Math per rappresentare le espressioni matematiche
  • salvare il documento come PDF.

Il documento PDF risultante potrà essere letto da non vedenti e ipovedenti mediante Acrobat Reader. Le espressioni matematiche appariranno a video in notazione comune, mentre il testo alternativo ad esse associato apparirà sul display Braille o verrà letto mediante il sintetizzatore vocale.




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