Ultima modifica: 12 Gennaio 2004
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Ultima modifica: 12 Gennaio 2004

Ipovisione, accessibilità e fruibilità del web

Franco Frascolla, Associazione Nazionale Subvedenti, ha pubblicato la versione 2 dell’interessante saggio “Ipovisione e accessibilità e fruibilità del web”.

Franco Frascolla (www.frascolla.org) ha pubblicato la versione 2 dell’interessante saggio “Ipovisione e accessibilità e fruibilità del web“. Se ne consiglia a tutti un’attenta lettura.

A distanza di un anno dalla prima versione di questo saggio molte cose sono accadute: l’anno europeo dei disabili, la legge sull’accessibilità dei siti della P.A., la nascita di diversi gruppi di lavoro sul tema, l’avanzamento della tecnologia CSS. In attesa del rilascio della versione 2.0 delle linee guida W3C, gli ipovedenti restano ancora in balia di mode, consuetudini e pregiudizi in fatto di Web e accessibilità, anche da parte di sedicenti esperti.

L’ipovedente è una persona affetta in modo più o meno grave e composito, da disturbi della vista quali: diminuzione dell’acuità visiva, anomalie nel campo visivo, fotofobia e daltonismo, singolarmente o in vario modo combinati tra loro. Detti disturbi percettivi determinano una gamma di problemi a livello di accessibilità e fruibilità del Web difficilmente gestibili.

A questi soggetti, qualche centinaia di migliaia di persone in Italia, va aggiunta la totalità dei fruitori della rete, molto spesso costretti a stare per molte ore davanti al monitor e magari con delle fonti luminose che vi si riflettono sopra, tanto per fare un esempio. Insomma, il problema è molto più vasto di quanto si possa ritenere ad una prima analisi.

In questa seconda versione del fortunato saggio, troverai aggiornamenti e approfondimenti sul tema, nonché qualche immagine d’esempio. Le considerazioni e i suggerimenti pratici conseguenti scaturiscono dall’ormai pluriennale esperienza personale, fatta anche di osservazione di terzi e test sul campo.

Anche questa seconda versione non vuole essere un manuale tecnico per sviluppatori di contenuti web, ma uno strumento d’indirizzo e culturale.

(Franco Frascolla, Premessa)

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